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Il settore edile è da sempre uno dei settori produttivi in cui si verificano più frequentemente incidenti sul lavoro che comportano lesioni gravi o mortali. Per evitare incidenti, l’azienda datrice di lavoro è tenuta a far effettuare una valutazione dei rischi. In questo articolo potrai scoprire quali fattori giocano un ruolo e quale base giuridica si applica alla valutazione dei rischi in un cantiere edile.
I cantieri edili e i rischi per la sicurezza in azienda
Indipendentemente dal settore, tutte le aziende sono obbligate a effettuare una valutazione dei rischi per tutti i tipi di processi operativi. Ciò include, ad esempio, la valutazione di macchine, vie di traffico interne o magazzini, ma anche il controllo del rispetto delle linee guida riguardanti l’ergonomia sul posto di lavoro e l’esame degli effetti del lavoro sulla psiche dei dipendenti. Inoltre, l’azienda deve disporre di segnaletica di sicurezza, piani di fuga e di salvataggio ed essere adeguatamente dotata di estintori e mezzi di sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro.
Le valutazioni dei rischi sono particolarmente importanti nel settore edile, poiché i lavori in quota, l’uso di macchine potenti o la gestione di sostanze pericolose rappresentano un grave rischio per la sicurezza. Ciò è confermato dalle statistiche sugli infortuni a livello nazionale: la maggior parte degli infortuni sul lavoro denunciati si verifica nel settore edile. Per tutelare la salute dei lavoratori nel settore edile è dunque essenziale valutare e scongiurare i possibili pericoli. In questo contesto occorre verificare, ad esempio, anche se sono disponibili attrezzature di pronto soccorso, in modo che possano essere adottate misure di primo soccorso adeguate in caso di emergenza.
Come funziona la valutazione del rischio?
La valutazione dei rischi è un processo cruciale che si adatta alle specifiche esigenze di ogni settore lavorativo e gioca un ruolo fondamentale nell’organizzazione del cantiere. È difficile trovare un esempio di valutazione dei rischi cantiere generalmente valido, a causa delle numerose attività diverse che si svolgono nel settore edile.
Per facilitare questo processo, il Ministero del Lavoro mette a disposizione sul proprio sito web le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi. Queste procedure sono strumenti essenziali per identificare i pericoli specifici di ogni ambiente lavorativo, valutare la probabilità e la gravità dei rischi, e determinare le misure preventive e protettive necessarie.
Il Decreto Legislativo 81/2008, noto come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, fornisce il quadro normativo di riferimento. Questo decreto stabilisce le linee guida fondamentali per l’identificazione dei fattori di rischio, i criteri per la valutazione dei rischi specifici di ogni settore e gli obblighi dei datori di lavoro in materia di sicurezza. L’applicazione di queste norme varia in base all’area operativa, considerando le peculiarità di ciascun ambiente lavorativo e le mansioni svolte dai lavoratori. Questo approccio flessibile ma strutturato permette di affrontare le sfide di sicurezza uniche di ogni cantiere, garantendo la protezione dei lavoratori in diverse situazioni operative.
Per una prima categorizzazione sistematica è possibile utilizzare i seguenti fattori:
- Pericoli meccanici
- Pericoli elettrici
- Sostanze pericolose, rischio di incendio ed esplosione
- Biomateriali
- Pericoli termici
- Pericoli derivanti da fattori esterni
- Pericoli dovuti alle condizioni dell’ambiente di lavoro
- Stress fisico
- Fattori psicologici
- Organizzazione dell’orario di lavoro
In quanto attori importanti nella sicurezza sul lavoro, il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) svolge un ruolo centrale nel valutare ed evitare i pericoli. Secondo il Testo Unico, il datore di lavoro può svolgere direttamente la funzione di RSPP per aziende artigiane o industriali con un massimo di 30 dipendenti, per le aziende della pesca fino a 20 dipendenti, e per quelle agricole fino a 10 dipendenti. In alternativa, il datore di lavoro può affidare la valutazione dei rischi a un esterno. Ogni RSPP dovrà frequentare un adeguato corso di formazione.
Come vengono valutati i possibili pericoli in cantiere
Dal punto di vista del contenuto, la procedura per la valutazione del rischio si basa sulle condizioni specifiche del sito, della vostra azienda e dell’attività lavorativa. Il Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012 ha varato delle “Procedure standardizzate” per la valutazione dei rischi in base al Testo Unico per la Salute e la Sicurezza, con relativi moduli da compilare per il DVR cantiere. Per maggiori dettagli si rimanda all’Art. 26 del Testo Unico e al già menzionato Decreto Interministeriale.
In generale, una valutazione del rischio comporta le seguenti fasi:
- Preparazione
• Definire le aree interessate: reparto, luogo di lavoro o attività da valutare (è possibile riassumere processi o condizioni di lavoro comparabili)
• Ottenere le informazioni di base: leggi e regolamenti pertinenti, documenti aziendali interni (rapporti di prova delle macchine, elenchi di sostanze pericolose e classi di protezione IP, rapporti di malattia e infortunio del personale, ecc.), informazioni del produttore su macchine e attrezzature di lavoro - Determinare il rischio
• Identificare tutti i fattori che rappresentano un rischio nell’area precedentemente definita, ad esempio quelli relativi alla specifica attività (lavoro in quota, lavoro solitario, requisiti igienici, manipolazione di sostanze pericolose), o di tipo ergonomico (progettazione del posto di lavoro, attrezzature di lavoro), organizzativo (orario di lavoro, procedure e conseguenze), fisico e psicologico (effetti del lavoro sull’aspetto fisico e salute mentale)
• Tenere conto non solo dei dipendenti, ma anche degli ospiti o di terzi non coinvolti, se necessario
• Procedere con una ispezione del cantiere, per controllare le attrezzature di lavoro e intervistando i dipendenti, in modo da stabilire possibili fonti di rischio - Valutare il rischio
• Valutare il rischio utilizzando uno standard uniforme (ad esempio assegnare un valore numerico da uno a cinque per indicare da “basso” a “alto”)
• Valutazione delle misure protettive già implementate - Definire e implementare misure di protezione
• Determinare nuove misure (rispettare la classifica secondo il principio STOP)
• Determinare chi è responsabile e il quadro temporale per l’implementazione
• Stilare un ordine di priorità delle misure in base alla valutazione del rischio
• Fissare la qualifica dei dipendenti (formazione, perfezionamento, istruzione) - Test e documentazione
• Controllare l’attuazione delle misure e valutarne il successo
• Se necessario, adottare ulteriori misure protettive
• Documentare i risultati del test
• Confermare l’ispezione con data e firma
Quali misure protettive seguono dopo la valutazione del rischio?
Il tipo e la portata delle misure di protezione determinate nell’ambito della valutazione del rischio in cantiere DVR dipendono dai possibili pericoli identificati. Bisogna sempre procedere secondo il cosiddetto principio STOP:
- Sostituzione: interrompere l’attività (o smettere di utilizzare determinate materie prime) e sostituirla con un processo che presenta meno rischi
- Tecnica: modifiche strutturali o procedurali che tutelino meglio i dipendenti (es. muri di protezione, aspirazione di polveri sottili)
- Organizzazione: modifiche ai processi lavorativi che fanno sì che i dipendenti siano esposti al rischio solo quando assolutamente necessario (ad es. restrizioni di accesso, intervalli di manutenzione prolungati, orari di lavoro limitati)
- Personale: fornire dispositivi di protezione individuale come protezione respiratoria, occhiali di sicurezza o protezione anticaduta
È importante considerare queste misure in base alla loro classificazione. Ciò significa che bisogna sempre valutare prima se è possibile la sostituzione dell’attività o delle attrezzature di lavoro. Solo se si dimostra che questa non è un’opzione è possibile adottare misure di protezione a un livello inferiore. L’obbligo di indossare i DPI anticaduta (dispositivi di protezione individuale contro le cadute) da parte dei dipendenti è necessario solo se sul posto non è possibile montare impalcature né installare altre protezioni strutturali.h eine andere bauliche Absicherung angebracht werden kann.
Cosa deve contenere il DVR cantiere?
Secondo il Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs. 81/2008), il Documento di Valutazione dei Rischi in cantiere DVR deve essere presentato dal datore di lavoro e redatto da RSPP e Medico competente. Il documento deve contenere, tra gli altri:
- I dati dell’azienda, del datore di lavoro e delle figure responsabili per la sicurezza
- Dati sull’ambiente di lavoro, il tipo di operazioni e di materiali utilizzati
- Dati sulla valutazione dei pericoli e sulle misure di prevenzione
- Dati sui Dispositivi di Protezione Individuale
- Informazioni sul periodo di attività
Nel caso specifico dei cantieri edili, oltre al DVR cantiere è necessario che il datore di lavoro presenti un Piano Operativo di Sicurezza (POS) che includa, oltre ai dati dell’impresa edile e dei responsabili, questi dati tra gli altri:
- Elenco DPI utilizzati dai dipendenti
- Formazione specifica dei dipendenti
- Tipo di ponteggi
- Valutazione del rumore
Per ulteriori informazioni si rimanda all’Allegato XV del Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro.
Sia le autorità statali di vigilanza sia gli assicuratori legali contro gli infortuni hanno il diritto di monitorare le misure di sicurezza sul lavoro nelle aziende e nei cantieri. In generale, viene anche verificato se la valutazione dei rischi è stata effettuata e documentata in conformità alle normative vigenti.
Domande frequenti sulla valutazione dei rischi in cantiere
In linea di massima, ogni azienda è obbligata a effettuare una valutazione dei rischi per tutti i processi e luoghi di lavoro. Ciò è particolarmente importante nei cantieri edili, poiché è qui che si verificano la maggior parte degli incidenti che possono portare a lesioni personali.
Per mantenere il più basso possibile il pericolo di incidenti, prima ancora dell’inizio dei lavori in cantiere è necessario effettuare una valutazione dei possibili rischi durante l’allestimento del cantiere.
L’azienda deve determinare a quali rischi sono esposti i dipendenti durante lo svolgimento del proprio lavoro. A tal fine deve consultare esperti qualificati, tra i quali un medico competente o uno specialista in sicurezza sul lavoro. Questi esperti sono coinvolti sia nella creazione che nell’aggiornamento di una valutazione dei rischi in cantiere.
Se più aziende lavorano contemporaneamente in un cantiere, è possibile nominare un responsabile esperto comune.
In Italia si applicano le norme contenute nel Testo Unico per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro (D. Lgs. 81/2008), che specifica anche la formazione degli RSPP, i compiti del Medico competente e la figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza del sito produttivo (RLSP).
Nota bene: le normative menzionate in questo articolo rappresentano soltanto una selezione dei requisiti legali più importanti. Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare i testi di legge. Nel caso di dubbi riguardo la corretta applicazione delle disposizioni di legge ti consigliamo sempre di rivolgerti a degli esperti.
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