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I segnali di avvertimento sono pittogrammi che trasmettono informazioni rilevanti per la sicurezza, sia per i dipendenti sia per i visitatori in aziende o negli edifici pubblici. Per questo scopo vengono utilizzati simboli il più possibile comprensibili e chiari. Nell’ambito della sicurezza sul lavoro e della protezione dagli infortuni in particolare, la segnaletica di sicurezza è di grande importanza, poiché aiuta a prevenire incidenti gravi o danni alla salute.
Aree di applicazione della segnaletica di sicurezza
I sistemi di marcatura e guida possono assumere diverse forme, come segnali fissi o mobili, etichette, adesivi, insegne, bandiere o altri mezzi visivi. A causa della loro grande importanza e diversificazione, gli organismi internazionali di standardizzazione hanno perciò sviluppato diverse categorie di segnaletica di sicurezza:
- Segnali di divieto
- Segnali di prescrizione o obbligo
- Segnali di avvertimento per un pericolo
- Segnali di salvataggio, con indicazioni per le vie di fuga d’emergenza
- Segnaletica per le attrezzature antincendio
Le normative per la sicurezza sul lavoro impongono l’uso di segnaletica uniforme e conforme alle norme in tutti gli ambienti lavorativi, sia pubblici sia privati. Ciò vale anche per le forniture aziendali, in cui la segnaletica deve essere progettata e posizionata in modo da garantire l’efficacia delle misure di prevenzione degli infortuni. Ad esempio, una chiara identificazione delle vie e percorsi di esodo in caso di incendio, è una misura essenziale per garantire la sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro. L’adesione alle norme di sicurezza non solo garantisce la sicurezza dei dipendenti, ma contribuisce anche a creare un ambiente di lavoro più sicuro.
Colori e forme dei segnali di sicurezza
Nel Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro (D. Leg. 81/2008, allegato XXV – Prescrizioni generali per i cartelli segnaletici), si indicano come caratteristiche intrinseche le diverse forme e colori dei segnali di sicurezza. Questo consente di riconoscere immediatamente il contenuto del segnale di sicurezza:
Segnale di sicurezza | Forma e colore | Esempio |
---|---|---|
Cartelli di divieto Indicano un comportamento proibito | • Forma circolare • Pittogramma nero su fondo bianco, con bordo e banda rossi (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un’inclinazione di 45°); il colore rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). | |
Cartelli di prescrizione Indicano quale comportamento è obbligatorio adottare | • Forma circolare • Pittogramma bianco su fondo azzurro (l’azzurro deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). | |
Cartelli di avvertimento Segnalano un pericolo | • Forma triangolare, triangolo isoscele • Pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). | |
Cartelli di salvataggio Contengono informazioni sulle aree di soccorso, indicano le vie di fuga e le uscite di emergenza | • Forma quadrata o rettangolare • Pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). | |
Cartelli per le attrezzature antincendio Forniscono informazioni su ausili e comportamenti da adottare in caso di incendio | • Forma quadrata o rettangolare • Pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello). |
La distanza di riconoscimento dei segnali di sicurezza
Le normative di riferimento stabiliscono che i segnali di sicurezza, inclusi i cartelli di segnalazione, debbano rispettare specifiche dimensioni e distanze di riconoscibilità. Ad esempio, quando è necessario segnalare la presenza di un pavimento bagnato, è importante utilizzare una segnaletica adeguata che sia sufficientemente grande, facilmente visibile e posizionata a una distanza idonea. In questo caso è anche opportuno provvedere al corretto allestimento di pavimenti antiscivolo. La corretta illuminazione ambientale è un altro aspetto fondamentale per garantire la massima visibilità dei segnali di sicurezza. Assicurarsi che le condizioni di illuminazione siano adeguate, ad esempio attraverso l’installazione di luci di emergenza o l’impiego di segnali luminosi, è un’ulteriore misura di prevenzione degli incidenti sul lavoro.
Secondo la normativa D. Lgs. 81/2008, sempre all’allegato XXV, si prescrive che “le dimensioni e le proprietà colorimetriche e fotometriche dei cartelli devono essere tali da garantirne una buona visibilità e comprensione. Per determinare le dimensioni adeguate dei segnali di sicurezza, si possono seguire le indicazioni contenute nella norma ISO 3864-1, che fornisce linee guida e raccomandazioni per la progettazione dei segnali di sicurezza, tra cui quelle relative alle dimensioni dei simboli e dei testi in funzione della distanza di lettura. La distanza di riconoscimento dei segnali di sicurezza varia in base allo spazio e alle condizioni di illuminazione presenti. La segnaletica di pericolo e avvertimento è contraddistinta da cartelli che, per garantire una distanza di riconoscimento ottimale, devono essere chiaramente visibili in termini di forma, colore e simbolo. Questo consente ai dipendenti di identificare rapidamente e con precisione i segnali di sicurezza, aumentando ad esempio la sicurezza antincendio sul luogo di lavoro.
Per ambienti con condizioni di illuminazione variabili, come strade o percorsi all’interno dei locali dell’azienda, sono talvolta necessari segnali di sicurezza permanentemente illuminati o riflettenti, oltre che di grandi dimensioni. A questo proposito, il Testo Unico sulla salute e la sicurezza sul lavoro (all. XXV, 2.1) afferma: “In caso di ridotta illuminazione naturale sarà opportuno utilizzare colori fosforescenti, materiali riflettenti o illuminazione artificiale”.
Per garantire la massima visibilità, è importante che i segnali di sicurezza ed eventuali transenne siano liberi da ostacoli e coperture. Si raccomanda pertanto di rimuovere immediatamente eventuali elementi che potrebbero oscurare i cartelli, come ad esempio neve, sporco, veicoli o attrezzature. In tal modo, si assicura che i segnali di sicurezza siano facilmente riconoscibili e che il loro messaggio sia immediatamente comprensibile.
Norme per la segnaletica di sicurezza
Norme vincolanti per la segnaletica di sicurezza garantiscono un aspetto uniforme dei segnali di avvertimento in ogni contesto. La normativa antinfortunistica vigente, in ottemperanza al D. Lgs. 81 del 2008, indica le forme e i colori che la segnaletica di sicurezza deve rispettare. In particolare, l’allegato XXV contiene le indicazioni sulle caratteristiche e le condizioni di impiego di targhette e placche segnaletiche per le diverse aree di lavoro.
Il programma UE per la segnaletica di sicurezza comprende essenzialmente le specifiche della norma UNI EN ISO 7010 (per la Germania, DIN 4844), che identifica le norme riguardanti le vie di fuga per la sicurezza antincendio e quelle per le attrezzature di primo soccorso, al fine di prevenire il più possibile gli infortuni sul luogo di lavoro. I nuovi simboli per la segnaletica di sicurezza sono stati coordinati a livello internazionale e a livello europeo per garantire uniformità. Nel regolamento sulla sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla sicurezza antincendio è specificato dove e in che modo devono essere apposti tali cartelli di sicurezza.
La normativa UNI EN ISO 7010 prevede che i segnali di sicurezza siano identificati da lettere seguite da un numero a tre cifre. In base alla lettera iniziale, ogni segnale può essere riconosciuto come segue:
P = segnale di divieto
W = segnale di avvertimento
M = segnale di obbligo o prescrizione
E = segnale di salvataggio
F = simbolo di protezione antincendio
S = segnaletica aggiuntiva
H = simbolo di riferimento
C = segno di combinazione
Domande frequenti sulla segnaletica di sicurezza
La segnaletica di avvertimento svolge un ruolo fondamentale nella sicurezza sul lavoro, avvisando dei potenziali pericoli, specificando comportamenti proibiti o obbligatori, proteggendo da fonti di rischio e aiutando a prevenire infortuni.
I segnali di sicurezza si suddividono nelle seguenti categorie:
• Segnali di divieto
• Segnali di pericolo
• Segnali di obbligo
• Segnaletica di emergenza
• Segnali di protezione antincendio
• Segnaletica aggiuntiva
• Segnali di avviso
• Segnali combinati
La regola fondamentale è quella di utilizzare il minimo numero necessario di segnali per garantire che i dipendenti siano adeguatamente informati sui rischi presenti. I segnali devono essere posizionati a un’altezza visibile, ben riconoscibili e all’inizio della zona di pericolo specifica, come ad esempio su porte, passaggi, vie di fuga e di salvataggio o su attrezzature di lavoro. Evitare di sovraccaricare l’ambiente con segnali inutili e concentrarsi solo su quelli strettamente necessari.
La distanza di riconoscimento indica quanto deve essere grande una targa per essere ben distinta da una certa distanza. In questo caso, anche le condizioni di illuminazione giocano un ruolo molto importante.
La segnaletica di pericolo e avvertimento è contraddistinta da cartelli triangolari, gialli e con bordo nero. Il significato dei segnali di avvertimento è quello di attirare l’attenzione su situazioni potenzialmente pericolose o pericoli imminenti e di fornire informazioni sul modo in cui affrontare tali situazioni.
I segnali di divieto hanno una combinazione di colori di base di rosso e bianco e hanno lo scopo di proibire un’azione specifica o di indicare un’area in cui un’azione è vietata.
I segnali di obbligo sono solitamente circolari e blu e prescrivono un’azione specifica o indicano un’area in cui un’azione è obbligatoria.
Nota bene: le normative menzionate in questo articolo rappresentano soltanto una selezione dei requisiti legali più importanti. Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare i testi di legge. Nel caso di dubbi riguardo la corretta applicazione delle disposizioni di legge ti consigliamo sempre di rivolgerti a degli esperti.
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