Indice dei contenuti
I materiali da costruzione che avanzano dall’industria edilizia o che derivano dallo smantellamento degli edifici possono essere smaltiti e riciclati, a seconda della tipologia. Grazie all’economia circolare, questi materiali possono trovare una seconda vita attraverso il riutilizzo o il riciclo. Recuperare le materie prime in questo modo è un’opportunità per risparmiare risorse naturali e ridurre i costi. Entrambi i processi di riutilizzo e riciclaggio non solo promuovono la sostenibilità ambientale, ma generano nuovi prodotti a prezzi vantaggiosi.
La nostra guida fornisce una panoramica dei tipi più comuni di materiali da costruzione riutilizzabili. Inoltre, fornisce informazioni pratiche sulle normative attuali che si applicano sia al riciclo dei materiali edili sia all’utilizzo di materiale riciclato edilizia.
Quali opzioni ci sono per riutilizzare i materiali da costruzione?
La gestione dei materiali e dei rifiuti edili richiede una logistica sostenibile rigorosa. In conformità al Decreto Ministeriale 152 del 2022 (Decreto End of Waste) e successive modifiche, tutti i materiali devono essere separati e raccolti in modo accurato. Questa pratica è fondamentale per garantire uno smaltimento e un riciclo adeguati dei rifiuti edili. Riciclare significa scomporre i materiali nelle loro componenti originali per creare nuovi prodotti, mentre il riutilizzo prevede l’impiego diretto dei materiali nella loro forma originaria, senza alterazioni. Entrambe le pratiche sono essenziali per promuovere l’economia circolare e ridurre l’impatto sull’ambiente.
Nel caso in cui si desideri riutilizzare direttamente materiali edili riciclati, è essenziale far valutare correttamente le loro condizioni e proprietà da un professionista. Prima di essere rimontati devono pertanto essere controllati secondo le norme di sicurezza in vigore ed essere esenti da difetti.
Una situazione particolarmente vantaggiosa si presenta quando i materiali edili di scarto sono inutilizzati e ancora nella loro confezione originale. In questi casi, possono essere immediatamente impiegati e installati. Questo avviene spesso con materiali da costruzione minerali, come cartongesso o isolanti, poiché generalmente questi devono essere riciclati dopo il primo utilizzo.
In vari settori, tra cui la costruzione strutturale, il cemento armato, l’ingegneria civile e la progettazione paesaggistica, è possibile riutilizzare diversi materiali da costruzione senza lavorazioni particolari. Ad esempio, il calcestruzzo fresco viene spesso riutilizzato nelle imprese edili per evitare scarti che, una volta solidificati, andrebbero altrimenti riciclati. Nella costruzione paesaggistica, inoltre, i pavimenti in pietra naturale possono essere riutilizzati come pavimentazione o combinati con macerie e ghiaia per creare una base solida per le fondazioni.
Requisiti strutturali per il riciclo dei materiali edili
Per trarre il massimo vantaggio economico dal riutilizzo dei materiali riciclabili in edilizia è necessario tenere conto di diversi parametri:
- Opzioni di smantellamento
Prima di avviare qualsiasi operazione di smantellamento, è fondamentale valutare attentamente la possibilità di recuperare i materiali. In particolare, per elementi delicati come le piastrelle storiche, è necessaria una pianificazione accurata per garantire la loro rimozione senza danneggiarli irreparabilmente.
- Logistica
Per questo, una logistica adeguata deve essere in grado di garantire anche il corretto stoccaggio e trasporto dei materiali da smaltire o da reimpiegare. Ciò fa sì che tutte le misure operative possano essere coordinate in modo ottimale e progettate in modo da contenere i costi.
- Programma degli interventi di smantellamento
Pianificare la rimozione o lo smantellamento non distruttivo dei componenti ha una fondamentale importanza: affinché quanti più materiali possibile possano essere recuperati e riutilizzati, i tempi dei lavori di costruzione devono essere congrui.
- Piano di intervento
Infine, è importante disporre di strumenti e macchine adeguati e impiegare personale sufficiente per lo smantellamento. Attraverso un piano di intervento mirato, progettato per materiali da costruzione specifici, questi possono essere rimossi e riutilizzati in modo sicuro.
Norme e standard in vigore per il riciclo dei materiali edili
Per garantire la sicurezza e la capacità portante di tutti i materiali da costruzione riutilizzabili, le proprietà dei materiali devono essere verificate rispetto a varie normative.
Prima di reinstallare materiali da costruzione già utilizzati, vale il principio secondo cui gli elementi devono soddisfare gli stessi requisiti o standard di sicurezza dei prodotti nuovi. Esistono quindi controlli particolarmente severi per i materiali da costruzione utilizzati per elementi portanti e edifici in aree pubbliche.
Nella tabella seguente vi forniamo una panoramica dei materiali edili più comuni e dei relativi controlli preliminari e norme per il riutilizzo:
Materiale da costruzione | Regolamenti e normative | Criteri di prova | Riutilizzo |
---|---|---|---|
Legno massiccio | Norma UNI/PdR 115: 2021 | • Verificare la funzione portante o non portante • Controllare il conenuto di umidità • Verificare la presenza di infestazioni o contaminazioni fungine (conservanti del legno, ecc.) | • Costruzione di casseforme • Costruzione di tetti e pareti • Costruzione di posti auto coperti |
Elementi in calcestruzzo | Omologazione edilizia per il riutilizzo negli edifici: UNI EN 1992, UNI EN 12504, UNI EN 13670, UNI EN 12390, UNI EN 12620 | • Accertarsi che sia avvenuto uno smantellamento senza danni • Accertarsi che sia possibile il reimpiego • Effettuare una previsione della vita utile | • Garage • Posti auto coperti • Elementi di progettazione paesaggistica • Costruzione di argini e sbarramenti • Protezione dalle inondazioni |
Acciaio | Norme variano in base allo scopo di riutilizzo: UNI EN 10901, UNI EN 10902, UNI EN 1990, UNI EN 19931 | • Controllare che non siano presenti deformazioni o crepe • Verificare che gli elementi possano essere nuovamente saldati in sicurezza | • Architravi • Intercapedini delle pareti • Contrafforti |
Finestre e Porte | Decreto legislativo n. 73/ 2021 sul risparmio energetico e norme locali | • Controllare che la qualità dell’isolamento termico e acustico venga mantenuta | • Riutilizzo diretto negli edifici |
Scale | Norma UNI 10804:99 e altre norme sulla sicurezza (Decreto Legislativo n. 81 / 2008) | • Prestare attenzione all’altezza di installazione e al rapporto di pendenza • Verificare la completezza di tutte le parti | • Riutilizzo diretto negli edifici |
Pavimentazioni | Diverse classi di utilizzo e di sollecitazione per ambienti umidi e asciutti | • Controllare la presenza di sostanze inquinanti • Verificare la bassa esposizione all’umidità • Se necessario, pulire le parti | • Riutilizzo diretto di parquet, assi, piastrelle, ecc. negli edifici |
Asfalto fresato e rotto | UNI EN 13043, UNI EN 13242 | • Determinazione della granulometria del legante • Composizione miscela | • Granulato e miscela di asfalto per nuove pavimentazioni stradali |
Tegole | UNI EN 1304 | • Verifica del rischio di congelamento o dell’impermeabilità | • Riutilizzo diretto su edifici o per scopi decorativi |
Mattoni | UNI EN 771 | • Eventuale pulizia • Verifica della resistenza alla compressione | • Riutilizzo diretto in edifici o per scopi decorativi |
Pietre per pavimentazione, lastre per pavimentazione | UNI EN 1338, UNI EN 771 | • Distinzione tra pietra naturale e pietra cementizia | • Riutilizzo diretto per la costruzione di strade, fondazioni, ecc. |
Recinzioni e cancelli in metallo e legno | Norme locali | • Standardizzazione dei materiali necessaria per gli edifici pubblici • Verificare che la forma sia adatta | • Riutilizzo diretto per scopi decorativi |
Utilizzare il materiale riciclato in edilizia in modo sostenibile
Nell’ambito della progettazione di un edificio con elementi provenienti dal riciclo è consigliabile effettuare un’analisi di costi e benefici. Ciò consente di valutare se vale la pena utilizzare materiali edili riciclati. Prima di acquistare i materiali per il tuo progetto di costruzione è necessario valutare attentamente la qualità dei prodotti ed effettuare una previsione di durabilità. Inoltre, tutte le procedure per uno smontaggio e un trasporto senza danni dovrebbero essere coordinate con la massima precisione.
Un piano di intervento elaborato in anticipo nel dettaglio offre diversi vantaggi: potrai beneficiare, ad esempio, di un notevole risparmio sui costi dei materiali da costruzione. Inoltre, le richieste individuali dei clienti potranno essere soddisfatte rapidamente perché i componenti non devono essere prima prodotti e spediti. Inoltre, l’utilizzo di elementi edilizi storici ben conservati rende possibile la realizzazione di progetti edilizi unici. Questi includono, ad esempio, piastrelle con ornamenti, porte realizzate in modo tradizionale, nonché strutture in legno e pietra naturale.
Ti consigliamo di utilizzare questa lista di controllo in 5 punti per pianificare il tuo progetto di costruzione con materiali edili riciclati:
- Identifica i materiali da costruzione che possono essere sostituiti con materiali riutilizzati. Tieni presente eventuali richieste speciali che i tuoi clienti potrebbero avere.
- Controlla se i materiali da costruzione sono disponibili presso stock di materiali da costruzione o altre fonti o possono essere procurati da smantellamenti. Prendi in considerazione l’esatto adattamento e le dimensioni dei componenti.
- Stima e confronta il tempo necessario e i costi che saranno richiesti per l’acquisto, lo smantellamento, il trasporto, lo stoccaggio ed eventuali test e collaudi necessari.
- Determina quali materiali da costruzione devono essere approvati dalle autorità edilizie o testati secondo le norme vigenti.
- Pianifica tutte le fasi della costruzione in modo preciso e cronologico: tempo richiesto, logistica, personale, date di completamento.
Domande frequenti sul riciclo di materiali edili
I materiali da costruzione più comuni che possono essere riutilizzati dopo un test opportuno sono, ad esempio:
• Componenti in acciaio
• Muri e pavimentazioni
• Legno massiccio
• Componenti in PVC (come telai di profili o rivestimenti per pavimenti)
• Componenti finiti come scale, finestre e porte
Punti cruciali per il riutilizzo dei materiali da costruzione sono, ad esempio, percorsi di trasporto più brevi e l’immediata disponibilità dei materiali rimossi. A questo si aggiunge il risparmio energetico che si avrebbe se i materiali da costruzione venissero prodotti ex novo: in questo modo si possono riutilizzare risorse come petrolio, sabbia e minerali, che sono necessarie come materie prime per la produzione di molti materiali da costruzione. Pertanto, i materiali da costruzione riutilizzabili sono spesso più economici e possono essere riutilizzarli in vari modi.
In linea di principio, tutti i materiali edili riciclati devono essere controllati per le loro proprietà e idoneità dei materiali, nonché in conformità con le pertinenti norme di sicurezza. Anche la corretta esecuzione dello smantellamento, lo stoccaggio sicuro e asciutto e il trasporto professionale sono cruciali per la possibilità di utilizzare nuovamente i materiali da costruzione.
Oltre ai vantaggi economici derivanti dai materiali da costruzione usati e poco costosi, un costruttore edile può operare in modo sostenibile ed ecologico attraverso il riciclo dei materiali edili: le risorse naturali vengono conservate e riutilizzate in conformità con la legge sull’economia circolare (D. M. 157/2022, Decreto End of Waste). Inoltre, i materiali da costruzione riutilizzabili creano opzioni di design individuali con elementi classici e storici.
Nota bene: le normative menzionate in questo articolo rappresentano soltanto una selezione dei requisiti legali più importanti. Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare i testi di legge. Nel caso di dubbi riguardo la corretta applicazione delle disposizioni di legge ti consigliamo sempre di rivolgerti a degli esperti.
Fonte dell’immagine:
© gettyimages.de – Drazen_, Animaflora, chachamal