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Anche nei luoghi di lavoro protetti in maniera adeguata, possono presentarsi imprevedibilmente dei rischi e verificare degli incidenti. Per tale motivo, i dipendenti sono coperti da un’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni. In questa guida potrai scoprire quali sono i requisiti da soddisfare, le procedure da seguire e conoscere come comportarsi se il lavoro non può più essere ripreso dopo l’infortunio.
Che cosa è considerato un infortunio sul lavoro?
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali definisce l’infortunio sul lavoro come “ogni lesione originata, in occasione di lavoro, da causa violenta che determini la morte della persona o ne menomi parzialmente o totalmente la capacità lavorativa”. I datori di lavoro hanno l’obbligo di proteggere al meglio l’incolumità dei propri dipendenti dagli infortuni attenendosi a norme e regolamenti. Le indicazioni partono dal corretto allestimento di cantieri, all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) per la sicurezza, in conformità con le normative vigenti.
Affinché un infortunio durante l’orario lavorativo possa essere classificato come infortunio sul lavoro, devono essere soddisfatti alcuni requisiti:
- L’infortunio deve essere correlato allo svolgimento dell’attività assicurata. Questo vale sia per l’attività lavorativa stessa, che per il tragitto percorso del lavoratore per recarsi o tornare dal luogo di lavoro a casa, il cosiddetto “infortunio in itinere”. Sono considerati infortuni sul lavoro anche quelli dovuti a colpa del lavoratore stesso.
- L’infortunio non deve essere il risultato di una malattia pregressa.
- L’incidente non deve essere causato dal consumo di alcol o droghe.
- L’incidente non deve essere causato intenzionalmente, ma deve sussistere un nesso causale tra il lavoro e il verificarsi dei rischi cui può conseguire l’infortunio.
- L’incidente deve essere il risultato di una “causa violenta”, ovvero deve essere causato da una azione intensa e concentrata nel tempo.
Definizione | Esempi |
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Infortunio sul lavoro | • Funzionamento ordinato delle macchine • Necessario passaggio attraverso i locali dell’azienda • Partecipazione alla formazione e all’istruzione professionale • Deviazione al lavoro a causa di incidenti stradali o di trasporto pubblico • Deviazioni dal lavoro per portare i bambini a scuola e all’asilo nido e da lì andarli a prendere • Percorso per bagno, mensa ecc. |
Non rientrano tra gli infortuni sul lavoro | • Malattie professionali • Infortuni durante l’esecuzione di commissioni private durante la pausa pranzo o mentre si va al lavoro, ad es. visita medica non urgente durante la pausa pranzo • Altri infortuni non causati direttamente dal lavoro (ernia del disco, infarto, crisi epilettica, ecc.) |
Non sempre potrebbe esserti chiaro in quali condizioni un incidente sia da considerarsi infortunio sul lavoro. Potresti esserti chiesto, per esempio, se in presenza di incidenti in smart working o durante uno stage, si possa parlare di infortunio sul lavoro.
- Infortunio sul lavoro in smart working: l’assicurazione contro gli infortuni prevista dalla legge si applica anche agli infortuni che si verificano in casa in smart working e sul tragitto verso eventuali luoghi designati per il lavoro a distanza (biblioteche, coworking…).
- Infortunio sul lavoro durante il periodo di prova: la protezione assicurativa contro gli infortuni è attiva anche qualora il lavoratore regolarmente assunto sia in un periodo di prova.
- Infortuni sul lavoro nell’impiego part-time: i dipendenti sono assicurati anche contro gli infortuni a orario ridotto. L’importo della retribuzione continuata dopo un infortunio sul lavoro dipende dall’importo dell’ultimo stipendio percepito.
- Infortunio sul lavoro sotto l’effetto di droghe o alcol: se l’infortunio è stato causato dal consumo di stupefacenti, non si ha diritto alle prestazioni dell’assicurazione contro gli infortuni.
Caso speciale: l’infortunio in itinere
Un caso speciale di incidente sul lavoro è un incidente sulla strada per andare al lavoro. Gli infortuni che si verificano durante il tragitto verso il lavoro o mentre si ritorna a casa dal lavoro sono incidenti in itinere. Tale regimentazione include anche gli incidenti sulla strada per il bagno, la mensa o durante la pausa pranzo; per contro la copertura INAIL infortunio scade se ci si allontana dall’azienda durante le pause caffè. Per riassumere, si può dire che le attività non indispensabili che vengono svolte durante i periodi di lavoro o di pausa non sono assicurate. L’assicurazione INAIL copre anche eventuali interruzioni e deviazioni del normale percorso per assoluta necessità o se concordate con il datore di lavoro.
La distinzione tra infortunio sul lavoro e malattia professionale
L’infortunio sul lavoro si distingue nettamente dalla malattia professionale (anche detta tecnopatia), in quanto le due tipologie hanno cause diverse e per esse si applicano disposizioni di diritto assicurativo differenti. Diversamente dall’infortunio, già affrontato nella sezione precedente, la malattia professionale è descritta come “un evento dannoso che agisce sulla capacità lavorativa della persona e trae origine da cause connesse allo svolgimento della prestazione lavorativa”. In questo caso, la causa agisce “lentamente e per gradi sull’organismo”.
Definizione | Causa e caratteristiche |
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Infortunio sul lavoro | • Si verifica a seguito dello svolgimento di un’attività lavorativa, in “occasione di lavoro” • Causa violenta: accade all’improvviso, per un tempo limitato • Porta a lesioni fisiche • Può avere come conseguenza il decesso del dipendente |
Malattia professionale | • Causa lenta: lunga esposizione a fattori di rischio • Può manifestarsi a distanza di tempo • Possibili cause: condizioni pericolose per la salute • Esempi: esposizione all’amianto o a prodotti chimici nocivi • Provoca danni permanenti alla salute del dipendente |
Cosa viene coperto dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro?
Se sono soddisfatte le condizioni di cui sopra per un infortunio sul lavoro, il dipendente è coperto dall’assicurazione obbligatoria INAIL contro gli infortuni. Anche gli apprendisti, i partecipanti a corsi di perfezionamento e i soccorritori in servizio sono coperti dall’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni. Il datore di lavoro stesso si registrerà presso l’associazione di categoria competente. La copertura Inail infortunio sul lavoro garantisce il diritto a:
- Spese di cura e riabilitazione
- Indennizzo infortunio sul lavoro a partire dal quinto giorno di astensione dal lavoro nella misura del 60% della retribuzione ordinaria fino al 90° giorno e del 75% a partire dal 91° giorno e fino alla completa guarigione.
Anche se l’infortunio sul lavoro è stato causato dal lavoratore per sua negligenza o colpa, l’assicurazione contro gli infortuni prevista dalla legge entra in vigore, a condizione che non vi sia stata intenzionalità. Lo stesso vale anche per i datori di lavoro: se viene provata l’intenzionalità, il datore di lavoro è pienamente responsabile e deve risarcire i danni e le spese subite a seguito dell’infortunio.
Come procedere in caso di infortunio sul lavoro
- Mantieni la calma
Se si verifica un incidente durante il lavoro, le persone coinvolte dovrebbero inizialmente rimanere calme e equilibrate.
- Chiedi aiuto
Se in azienda sono presenti addetti al primo soccorso che possono prendersi cura della vittima, bisogna portarli sul luogo dell’incidente
- Metti in sicurezza il luogo dell’incidente
È importante che il luogo dell’incidente sia esaminato e messo in sicurezza da parte del datore di lavoro con la partecipazione di testimoni, esperti di sicurezza aziendale e coordinatori dell’attività della vittima dell’incidente.
- Esame medico del lavoro o pronto soccorso
Anche se non si tratta di un’emergenza medica, la vittima dovrebbe essere visitata da un medico del pronto soccorso subito dopo l’incidente. Il medico documenta l’incidente, suggerisce le cure necessarie e rilascia un certificato utile ai fini INAIL.
- Denuncia l’incidente
Affinché l’assicurazione legale contro gli infortuni abbia effetto, l’infortunio deve essere riconosciuto dall’INAIL. Vi è l’obbligo di denunciare ogni infortunio sul lavoro se la vittima dell’incidente è inabile al lavoro per più di tre giorni. La denuncia deve essere presentata dal datore di lavoro entro tre giorni. Poiché le conseguenze a lungo termine dell’incidente sono imprevedibili al momento dell’incidente, anche gli infortuni apparentemente innocui devono essere segnalati telematicamente all’INPS. In caso di incidente mortale sul lavoro, la denuncia deve essere fatta entro ventiquattro ore dall’accaduto.
Scattare foto delle conseguenze dell’incidente è fondamentale per cercare di ricostruire esattamente cosa è successo, quando e come. Prendere nota di queste informazioni in modo da poterle trasmettere alla compagnia assicurativa nel modo più accurato possibile.
Quali benefit ricevono i dipendenti dopo un infortunio sul lavoro?
Dopo un infortunio sul lavoro e la conseguente invalidità, i dipendenti hanno diritto a conservare il proprio posto di lavoro per un massimo di 180 giorni o comunque a seconda del periodo di comporto, in cui il Datore di Lavoro retribuisce la giornata piena nel giorno dell’incidente, il 60% per i 3 giorni successivi, allorché subentra l’INAIL, che corrisponde un’indennità di malattia dal quarto giorno fino alla guarigione. L’INAIL copre anche tutti i costi sostenuti dal lavoratore in conseguenza dell’infortunio, quali visite specialistiche, riabilitazione, medicinali e altro.
Se l’infortunio sul lavoro o una malattia professionale causano una menomazione compresa tra il 6% e il 15%, INAIL indennizza il danno biologico in un’unica soluzione, mentre se la menomazione è in percentuale superiore al 15%, l’Inail riconosce una rendita vitalizia. In caso di decesso del lavoratore per infortunio sul lavoro, l’INAIL versa agli eredi un risarcimento.
I vantaggi dell’assicurazione contro gli infortuni vanno ben oltre quelli dell’assicurazione sanitaria. Per questo motivo anche gli imprenditori o i lavoratori autonomi in professioni particolarmente delicate devono proteggersi dalle conseguenze di un infortunio sul lavoro. È quindi necessario richiedere l’adesione all’assicurazione contro gli infortuni tramite le associazioni di categoria.
Si può essere licenziati dopo un infortunio sul lavoro?
A seguito di un infortunio sul lavoro scatta il cosiddetto “periodo di comporto”, durante il quale il lavoratore non può essere licenziato. Il periodo di comporto dipende dalle categorie professionali ed è di solito stabilito dai contratti nazionali di categoria. Superato questo periodo, il datore di lavoro ha il diritto di licenziare, a meno che non subentri una malattia o vi siano altre motivazioni accettabili come giusta causa. Inoltre, la risoluzione del rapporto di lavoro può essere legittima in caso di inidoneità fisica alle mansioni assegnate o di calo permanente della produttività.
Domande frequenti infortunistica sul lavoro
In primo luogo è indispensabile rendere sicura la scena dell’incidente, esaminarla e documentare gli effetti dell’incidente. In seguito, l’eventuale vittima dell’incidente dovrà essere visitata da un medico che stilerà un rapporto utile ai fini dell’assicurazione contro gli infortuni.
Il datore di lavoro denuncia l’incidente per via telematica all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro entro due giorni dall’accaduto, o entro ventiquattro ore, in caso di decesso della vittima. Tale procedura vale per gli infortuni sul lavoro in cui la vittima dell’infortunio è inabile al lavoro per più di tre giorni.
La giornata in cui si è verificato un infortunio viene pagata dal datore di lavoro al 100%. Nei tre giorni successivi, il datore di lavoro continua a pagare al 60% dello stipendio per i tre giorni successivi, salvo diverse disposizioni contrattuali. Successivamente il lavoratore percepirà un indennizzo infortunio sul lavoro INAIL dal quarto giorno fino a guarigione avvenuta. L’indennità ammonta al 60% della retribuzione fino al 90° giorno di infortunio, e al 75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno fino alla guarigione.
La copertura assicurativa fornita dall’INAIL, oltre a essere un obbligo di legge, garantisce il diritto alle spese di cura e riabilitazione, indennità di infortunio, pensione di infortunio o indennità di cura, spese per l’assistenza all’infanzia, costi di riqualificazione.
Non sono assicurate le attività private svolte durante le pause e che non siano inerenti all’attività lavorativa. Per esempio, se durante la pausa pranzo ti rechi solo allo snack bar più vicino e cadi durante il tragitto, tale accaduto non verrà riconosciuto come incidente sul lavoro avvenuto durante la pausa.
Se sei vittima di un incidente sulla strada per la mensa o dalla mensa al lavoro, questo conta come un infortunio sul lavoro. Infatti la tutela assicurativa gestita dall’INAIL copre gli infortuni subiti dal lavoratore durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di consumazione abituale dei pasti, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale.
Si è assicurati perché non si tratta di una scelta arbitraria ma dettata da esigenze fisiologiche a cui non è possibile rinunciare.
I medici del lavoro sono professionisti che si occupano della tutela della salute dei lavoratori nelle aziende. Svolgono attività atte a prevenire le malattie professionali e gli infortuni sul lavoro, oltre a valutare, accertare e registrare gli infortuni sul lavoro. Il medico del lavoro documenta altresì la convalescenza dopo un infortunio sul lavoro e le possibili conseguenze sulla salute, suggerendo le cure necessarie.
Nota bene: le normative menzionate in questo articolo rappresentano soltanto una selezione dei requisiti legali più importanti. Per informazioni più dettagliate ed aggiornate ti invitiamo a consultare i testi di legge. Nel caso di dubbi riguardo la corretta applicazione delle disposizioni di legge ti consigliamo sempre di rivolgerti a degli esperti.
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